top of page
Cerca
marco ferrari

Costo standard in produzione: perché?

Come sappiamo, il campo Metodo di costing presente sulla Scheda articolo, una volta impostato e movimentato il magazzino, non si può più cambiare.


Posto che in Italia la localizzazione prevede una valorizzazione delle scorte parallela a quella internazionale, che ci permette di fare la scelta del metodo di costing (chiamato Valutazione magazzino) quando si desidera, l'impostazione non corretta del campo Metodo di costing ha un'implicazione che è meglio non sottovalutare, soprattutto quando si parla di produzione.


In queste aziende, quando ci troviamo a importare l'anagrafica degli articoli, è consigliabile (ma chiaramente non obbligatorio, vedi le conclusioni) seguire la strada di preimpostare al valore Standard il campo Metodo di costing per tutti gli articoli che prevedono una produzione (prodotti finiti e semilavorati) e di impostare lo stesso campo al metodo scelto dal nostro cliente per tutte le materie prime.


Perché? Per spiegare bene il motivo, è bene guardare a questo esempio.


Ho creato un articolo con la seguente struttura e i seguenti costi:

Sia l'articolo A che il B sono valorizzati a costo standard e il loro valore è, rispettivamente, di 13 e di 8 Euro.


Ho prodotto poi A inserendo consumi aggiuntivi di materiale più alcune inefficienze produttive (minuti di lavorazione in più rispetto a quelli previsti). Sull'ordine di produzione seguente, ad esempio, ho la seguente situazione:


Le sue statistiche mi dicono che ho avuto costi aggiuntivi per 20 Euro. Ok, ma il carico di magazzino a quale valore viene fatto? Guardiamo i movimenti a valore associati all'ordine di questione:

Si nota come il sistema abbia tenuto separati i valori di carico da quelli dovuti alle due inefficienze produttive. Il carico viene fatto a costo standard (13 euro), calcolato come somma del costo effettivo (1320), sottratto delle due inefficienze (20 euro), marcate come varianza dal campo Entry Type.


Lanciando la valorizzazione delle scorte, si nota come il sistema non tenga in alcun conto le varianze, sia nei carichi, sia negli scarichi di magazzino (COGS): sia i primi che i secondi sono fatti al valore di 13 euro.


Dunque, quello che succede con il Metodo di costing standard, è che tutte le inefficienze produttive non concorrono al valore delle mie scorte a fine anno. Avessimo scelto un metodo diverso, il carico di magazzino di produzione sarebbe stato fatto a costo effettivo, includendo quindi anche i 20 euro di inefficienza in un unico movimento di output.


Ecco dunque spiegato il motivo della scelta del costo Standard per gli articoli da produrre.


È chiaro che la situazione si ribalta nel caso in cui al posto di inefficienze io abbia efficienze maggiori del previsto (ho impiegato meno tempo). La mia efficienza non contribuirebbe a diminuire il valore delle mie scorte. Certo è che questo scenario è meno probabile del primo.


Il metodo di valorizzazione italiano

Forse vale la pena chiarire l'incidenza che tale impostazione può avere ai fini della valutazione finale delle scorte con la valorizzazione fiscale italiana.


Questa, come anticipato sopra, è determinata dal campo Valutazione magazzino ed eventualmente del campo Categoria LIFO della scheda articolo


Lanciando la procedura di calcolo dei costi italiana e successivamente il report di valutazione fiscale, otteniamo la valorizzazione delle scorte effettuata con un metodo diverso da quello Standard (si noti il valore più alto).

Poiché la valorizzazione italiana non prevede come criterio di calcolo lo Standard, volendo usare questo metodo, si dovrà evidentemente appoggiarsi al report Valutazione magazzino in luogo di quello italiano.


Conclusioni

Abbiamo quindi capito che selezionare il costo Standard sul Metodo di costing ci permette da un lato di non portare a valore delle scorte le inefficienze, e comunque, anche nel caso in cui la valorizzazione fiscale avvenga con un metodo diverso, ci consente di evidenziare in qualsiasi momento quali sono state e dove sono avvenute le inefficienze stesse, permettendoci quindi di avere un controllo maggiore del nostro sistema produttivo.


Tornerò sulla questione del metodo di costing Standard con altri post, cercando di chiarire quando sceglierlo, quando magari no, e le connessioni con la normativa fiscale in merito.

54 visualizzazioni0 commenti

Post recenti

Mostra tutti

Comments


bottom of page